Per la realizzazione della mappa concettuale sulla fiaba,
abbiamo utilizzato il metodo “Sewcom”, che implica una suddivisione del lavoro
in tre fasi. Nella prima fase, abbiamo effettuato un brainstorming e abbiamo
creato una mappa concettuale con parole correlate all’argomento scelto; durante
la seconda fase, abbiamo ristrutturato la mappa sulla base di aree semantiche
(finalità didattiche, struttura, fruibilità e caratteristiche della fiaba).
Così, abbiamo effettuato delle ricerche online partendo dalle parole chiave
individuate e nella terza fase abbiamo integrato la nostra mappa sulla base
delle ricerche effettuate, creando anche dei collegamenti tra le diverse aree
semantiche (come, ad esempio, il legame tra drammatizzazione e
socializzazione). Io ritengo che tale metodo sia molto utile ai fini
dell’apprendimento, in quanto, attraverso la ricerca, permette di arricchire la
propria conoscenza lessicale e contenutistica. Tale metodo, secondo me,
potrebbe essere utilizzato anche in una classe di bambini, in quanto stimola
la riflessione sulla propria conoscenza. Infatti, a mio parere, porta a
rielaborare le proprie conoscenze, abbandonando l’acquisizione mnemonica dei
contenuti. Inoltre, con questo metodo è possibile creare un piano di lavoro
comune, in cui tutti gli studenti possono collaborare nella ricerca delle
soluzioni di un determinato problema, mentre applicare una simile operazione ad
un testo verbale richiederebbe maggiori difficoltà. Un ulteriore vantaggio è
che la mappa creata può essere condivisa con le altre classi, attraverso la
pubblicazione sul Web. Infine, credo che questo metodo sia utile al bambino
anche per esprimersi attraverso un linguaggio diverso da quello della parola,
rivelando, così, competenze spesso lasciate in secondo piano. Tuttavia, credo
che l’efficacia di tale metodo dipenda molto dall’insegnante, il quale ha un
ruolo fondamentale, in quanto l’uso del metodo “Sewcom” in una classe di
bambini implicherebbe una serie di difficoltà poiché richiede determinate
competenze linguistiche, logiche e pratiche: dal punto di vista pratico, il
docente deve far esercitare il bambino ad utilizzare correttamente i motori di
ricerca, ma ciò non basta, poiché per analizzare un testo in concetti occorre
conoscere la distinzione tra sostantivi e concetti. Ovviamente, per creare una
mappa occorre anche conoscere la distinzione tra generale e particolare. A mio
parere, il compito dell’insegnante è proprio quello di aiutare il bambino a
superare queste difficoltà attraverso una serie di esercitazioni, affinché il
metodo sia usato in maniera efficace e produttiva dal punto di vista
dell’apprendimento.
Nessun commento:
Posta un commento