lunedì 17 dicembre 2012

Ciao Piccolo Principe

http://ciaopiccoloprincipe.podomatic.com/

Questo podcast, realizzato con la collaborazione degli attori del Teatro Gruppo Popolare di Como e delle musiche dei Sulutumana, contiene delle citazioni tratte dal libro “Il Piccolo Principe”. Si tratta di un podcast educativo rivolto ad un pubblico di bambini, il cui scopo è quello di far conoscere loro i principali passi di questo capolavoro, ma soprattutto di far riflettere loro sul vero significato dell’opera, che va al di là di quello letterale e spinge a riflettere sui temi più profondi dell’esistenza. A mio parere, è stato scelto il podcast come strumento di apprendimento in quanto l’accostamento di immagini, testo e musiche permette al bambino di imparare con maggiore facilità e di ricordare più a lungo quanto è stato appreso. Inoltre, non bisogna sottovalutare che il podcast ha un altro importante vantaggio, cioè quello di avvicinare il bambino alla tecnologia. Il podcast, quindi, potrebbe essere un utilissimo strumento per educatori e studenti, anche perché è di facile utilizzo, mobile, e adatto per un apprendimento non vincolato a luoghi e orari, quindi sempre pronto ad essere utilizzato dove e quando si vuole. Imparare a creare e pubblicare un podcast potrebbe essere particolarmente interessante per gli insegnanti, che potrebbero utilizzare questo mezzo per distribuire i propri contenuti e lezioni. Compiti per casa, progetti e lezioni potrebbero essere forniti e aggiornati attraverso un sito web della scuola o dello stesso insegnante. Il materiale sarebbe automaticamente aggiornato nel computer degli studenti e, eventualmente, caricato su un lettore portatile per essere portato in giro.




martedì 4 dicembre 2012

Osservazioni sul metodo SEWCOM



Per la realizzazione della mappa concettuale sulla fiaba, abbiamo utilizzato il metodo “Sewcom”, che implica una suddivisione del lavoro in tre fasi. Nella prima fase, abbiamo effettuato un brainstorming e abbiamo creato una mappa concettuale con parole correlate all’argomento scelto; durante la seconda fase, abbiamo ristrutturato la mappa sulla base di aree semantiche (finalità didattiche, struttura, fruibilità e caratteristiche della fiaba). Così, abbiamo effettuato delle ricerche online partendo dalle parole chiave individuate e nella terza fase abbiamo integrato la nostra mappa sulla base delle ricerche effettuate, creando anche dei collegamenti tra le diverse aree semantiche (come, ad esempio, il legame tra drammatizzazione e socializzazione). Io ritengo che tale metodo sia molto utile ai fini dell’apprendimento, in quanto, attraverso la ricerca, permette di arricchire la propria conoscenza lessicale e contenutistica. Tale metodo, secondo me, potrebbe essere utilizzato anche in una classe di bambini, in quanto stimola la riflessione sulla propria conoscenza. Infatti, a mio parere, porta a rielaborare le proprie conoscenze, abbandonando l’acquisizione mnemonica dei contenuti. Inoltre, con questo metodo è possibile creare un piano di lavoro comune, in cui tutti gli studenti possono collaborare nella ricerca delle soluzioni di un determinato problema, mentre applicare una simile operazione ad un testo verbale richiederebbe maggiori difficoltà. Un ulteriore vantaggio è che la mappa creata può essere condivisa con le altre classi, attraverso la pubblicazione sul Web. Infine, credo che questo metodo sia utile al bambino anche per esprimersi attraverso un linguaggio diverso da quello della parola, rivelando, così, competenze spesso lasciate in secondo piano. Tuttavia, credo che l’efficacia di tale metodo dipenda molto dall’insegnante, il quale ha un ruolo fondamentale, in quanto l’uso del metodo “Sewcom” in una classe di bambini implicherebbe una serie di difficoltà poiché richiede determinate competenze linguistiche, logiche e pratiche: dal punto di vista pratico, il docente deve far esercitare il bambino ad utilizzare correttamente i motori di ricerca, ma ciò non basta, poiché per analizzare un testo in concetti occorre conoscere la distinzione tra sostantivi e concetti. Ovviamente, per creare una mappa occorre anche conoscere la distinzione tra generale e particolare. A mio parere, il compito dell’insegnante è proprio quello di aiutare il bambino a superare queste difficoltà attraverso una serie di esercitazioni, affinché il metodo sia usato in maniera efficace e produttiva dal punto di vista dell’apprendimento.

lunedì 3 dicembre 2012

Mappa sulla fiaba




Lavoro svolto in collaborazione con:
Chiara Spallone
Caterina Quirico
Erica Mirto